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TRE BREVI PASSEGGIATE AI PIEDI DEL GRAN SASSO.
24 - 25 aprile 2005


LA ZONA DEL MONTE CAPPUCCIATA

Con percorso lungo e articolato ma molto suggestvo si percorre prima la SS17 fino a Barisciano, poi si devia a sx sulla provinciale che porta ad attravrsare i bellissimi borghi di S. Stefano di Sessanio (consigliamo una visita), Calascio con la celebre Rocca che ospita un bellissimo castello e infine Castel del Monte, la capitale dell'allevamento delle pecore sul Gran Sasso. Giunti a Castel del Monte si prende a dx sulla SS17bis per Ofena. Dopo qualche km in corrispondenza di un tornante si prende a sx una sterrata in discrete condizioni che dopo un paio di svolte effettua un lungo mezzacosta sulla dorsale del Monte Cappucciata. Salendo il panorama sulla valle del Tirino è bellissimo. La strada è percorribile fino ad un valico di quota 1646m, ma consigliamo di lasciare la macchina prima, in corrispondenza di una cappellina. Ci si trova in una zona molto suggestiva, tra faggete e piccoli pascoli. La strada sale in una vallecola tra due dorsali, ma si può andare dove si vuole. Dopo il valico, per i più volenterosi, la strada ormai molto rovinata porta in discesa al grande Piano del Voltigno, suggestiva conca pascolativa orlata di boschi. Il ritorno alla macchina può essere effettuato dalla stessa strada o per varianti a piacere. I periodi più indicati sono la primavera inoltrata, inizio autunno o estate.
L'onnipresente Sirente si staglia sullo sfondo della cappellina di recente costruzione lungo la strada per il valico.
La vallecola che consigliamo di percorrere a piedi, il valico è sullo sfondo.
LE SORGENTI DEL TIRINO
(Per la cartina fare riferimento a quella di inizio pagina). Si percorre la SS17 fino a Navelli, quindi a sx sulla SS153 fino al bivio a sx per Capo d'Acqua. Si lascia la macchina presso una stazione con cartelli informativi sull'oasi faunistica delle Sorgenti del Tirino. Ci troviamo in una verdissima conca sui 300m di quota in cui si trovano le grandi sorgenti del Tirino, che si dice abbiano l'acqua più pura d'Italia. Non è difficile crederci ammirando i numerosi torrentelli che sgorgano dalla terra confluendo prima in un bacino artificiale, quindi nel fiume. Tra una vegetazione un po' intricata si può costeggiare il fiume fin quando se ne ha voglia, con possibili avvistamenti soprattutto di uccelli anche rari. Il tutto con le limpide acque del fiume che ci accompagnano tranquille. Visitabile in tutti i periodi dell'anno, sconsigliamo però l'estate per il caldo eccessivo.
Il fiume con le sua acque limpide e le piante acquatiche verdissime.
Un tratto del percorso accanto al fiume, tra una vegetazione lussureggiante.
Ancora un tratto del corso inziale del Tirino.
 

© Il Monte Geologo 2003-2005